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Che cos’è la cervicalgia e come si presenta?

 

La cervicalgia è una patologia molto diffusa e rappresenta una delle principali cause di disabilità a livello globale. In uno studio del 2010 condotto dalla Global Burden of Disease ha infatti riportato l’importanza di questa patologia in quanto è diventata la quarta causa di disabilità negli Stati Uniti, preceduta solamente dal mal di schiena, la depressione e da altri disturbi muscolo-scheletrici. (1)(2)

Nella maggior parte dei casi clinici questa patologia si manifesta in diversi modi: sia in maniera localizzata e quindi focalizzandosi nella zona cervicale, sia con un coinvolgimento ulteriore nelle zone delle spalle. Spesso è accompagnato da una sensazione di rigidità e difficoltà nei movimenti del collo.

Come molte altre patologie muscolo-scheletriche, la cervicalgia può essere classificata in base alla durata del sintomo. Quindi avremo una fase acuta con una durata fino a 6 settimane, una subacuta che è tra le 6 e le 12 settimane ed infine una fase cronica che supera le 12 settimane. (3)

 

Cause comuni e fattori di rischio

Tra le cause più comuni a livello posturale abbiamo la posizione flessa del capo mantenuta per un tempo prolungato, come ad esempio durante l’uso di smartphone e PC. In questa maniera si possono creare dei sovraccarichi funzionali a livello dei muscoli erettori spinali e le strutture cervicali, andando anche a modificare in alcuni casi la normale curvatura della lordosi cervicale.

Le patologie più frequentemente riscontrate in ambito clinico includono la degenerazione artrosica, le discopatie e la sindrome da disfunzione delle faccette articolari. (4)

Tra i fattori di rischio più comuni troviamo una predisposizione maggiore nelle donne, con la massima prevalenza durante la mezza età. (6) Inoltre, un lavoro usurante, il tabagismo, lo scarso supporto sociale/lavorativo e una precedente storia di lombalgia possono essere considerati fattori di rischio. (5)

 

Diagnosi e approccio clinico

L’ approccio clinico si concentrerà sull’analisi del meccanismo che causa il dolore nel paziente e sull’identificazione dei deficit fisici e funzionali. Ci si focalizzerà sulla ricerca di impairment muscolari e funzionali tra cui troviamo:

  • rigidità del rachide cervicale
  • movimenti che risultano dolorosi
  • alterazione della forza/resistenza muscolare e del controllo motorio

Inoltre, non vanno trascurati gli impairment psicologici come la paura nel movimento (chinesiofobia) e i disturbi del sonno, i quali determinano in modo importante la risoluzione dei sintomi del paziente.

 

Il trattamento riabilitativo

L’obiettivo dell’approccio fisioterapico mira ad eliminare il dolore del paziente, a recuperare la mobilità e a ristabilire le abilità diminuite dal disturbo cervicale.

Un programma fisioterapico completo per pazienti con cervicalgia deve adattarsi alle esigenze specifiche del paziente e quindi viene personalizzato in base alla causa e alla gravità del disturbo.

Tra le principali tecniche utilizzate nella cervicalgia abbiamo:

  1. Terapie manuali
  • Mobilizzazioni articolari: Tecniche per migliorare la mobilità delle vertebre cervicali.
  • Massoterapia: Massaggio per ridurre la tensione muscolare.
  1. Esercizi terapeutici
  • Esercizi di stretching: Allungamento dei muscoli cervicali per ridurre la rigidità.
  • Esercizi di rinforzo muscolare: Rafforzamento dei muscoli del collo e della spalla per migliorare la stabilità.
  • Esercizi di mobilità: Movimenti attivi del collo per migliorare la flessibilità e la mobilità articolare.
  1. Terapie fisiche
  • TENS (Stimolazione Elettrica Transcutanea): Corrente elettrica a bassa intensità per ridurre il dolore.
  • Laserterapia: Stimola la guarigione dei tessuti e riduce il dolore.
  1. Educazione
  • é di fondamentale importanza l’adozione di strategie educative e di consulenza per il paziente che incoraggino uno stile di vita attivo e affrontino gli aspetti cognitivi ed emotivi. Come, ad esempio, fornendo suggerimenti su come rendere la postura più efficiente durante le attività quotidiane, come il lavoro al computer, per prevenire il ritorno del dolore.

 

Strategie preventive

Le strategie di prevenzione per la cervicalgia si concentrano principalmente sulla correzione di posture scorrette, il rafforzamento muscolare e l’adozione di abitudini sane nella vita quotidiana. Adottando queste strategie quotidiane, è infatti possibile ridurre significantemente il rischio di sviluppo di cervicalgia e mantenere la salute della colonna vertebrale cervicale

 

Rivolgendosi quindi a un fisioterapista si andrà ad ottenere una valutazione personalizzata, che attraverso tecniche specializzate, esercizi terapeutici e un’educazione approfondita alla gestione del dolore porterà il paziente verso un miglioramento della qualità della vita e prevenendo futuri episodi di cervicalgia.

 

In conclusione

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Dott. Kilian de Koning

Fisioterapista

Laurea in fisioterapia

 

Bibliografia

  1. Fejer R, Kyvik KO, Hartvigsen J. The prevalence of neck pain in the world population: a systematic critical review of the literature. Eur Spine J 2006;15:834-48doi:10.1007/s00586-004-0864-4
  2. US Burden of Disease Collaborators. The state of US health, 1990-2010: burden of diseases, injuries, and risk factors. JAMA 2013;310:591- 608doi:10.1001/jama.2013.13805.
  3. Cohen Sp, Wm H. Advances in the diagnosis and management of neck pain. BMJ 358, j3221 (2017).
  4. Kirpalani et all Cervical facet joint dysfunction; a review Arch Phhys Med Rehabil 2008
  5. Peter R. Blanpied, Anita R. Gross, James M. Elliott, Laurie Lee Devaney, Derek Clewley, David M. Walton, Cheryl Sparks, and Eric K. Robertson, Neck Pain: Revision 2017, Journal of Orthopaedic & Sports Physical Therapy 2017 47:7, A1-A83.
  6. Hogg-Johnson S, van der Velde G, Carroll LJ, et al. Bone and Joint Decade 2000-2010 Task Force on Neck Pain and Its Associated Disorders. The burden and determinants of neck pain in the general population: results of the bone and joint decade 2000-2010 task force on neck pain and its associated disorders. Spine 2008;33(suppl):S39

 

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