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Riabilitazione e Fisioterapia Post Intervento di Protesi d’Anca: Il Percorso verso il Recupero Completo

Post Intervento Protesi d’Anca: Percorso di Recupero | Fisiogroup

La decisione di optare per l’impianto di una protesi d’anca è presa dopo una valutazione dettagliata da parte di un ortopedico specializzato, che tiene conto della gravità della condizione, della salute generale del paziente, delle sue aspettative e dello stile di vita.

La chirurgia di sostituzione dell’anca è considerata un intervento chirurgico importante e viene eseguita solo quando i benefici superano i rischi potenziali per il paziente. Inoltre viene presa in considerazione quando il paziente soffre di gravi problemi all’anca che non possono essere risolti con trattamenti conservativi o procedure chirurgiche meno invasive.

Vi indichiamo di seguito una spiegazione più dettagliata dei casi in cui viene considerata l’opzione della protesi d’anca:

  1. Osteoartrite avanzata: L’osteoartrite è una delle principali cause di degenerazione dell’anca. Quando l’articolazione dell’anca è gravemente danneggiata dall’osteoartrite e il dolore e la limitazione della mobilità diventano debilitanti nonostante il trattamento conservativo, l’impianto di una protesi d’anca può essere raccomandato per migliorare la qualità della vita del paziente.
  2. Artrite reumatoide: L’artrite reumatoide è una malattia autoimmune che può danneggiare le articolazioni, inclusa l’anca. Quando l’artrite reumatoide provoca danni significativi all’articolazione dell’anca, causando dolore cronico e limitazione della mobilità, l’impianto di una protesi d’anca può essere considerato per ridurre i sintomi e migliorare la funzionalità.
  3. Fratture dell’anca: Le fratture dell’anca, specialmente quelle gravi o che coinvolgono il collo del femore, possono richiedere una protesi d’anca per ripristinare la stabilità dell’articolazione e consentire la guarigione corretta della frattura.
  4. Necrosi avascolare della testa femorale: La necrosi avascolare della testa femorale è una condizione in cui il flusso di sangue alla testa del femore è compromesso, causando la morte del tessuto osseo. Quando la necrosi avascolare provoca danni significativi all’articolazione dell’anca e sintomi come dolore e limitazione della mobilità, l’impianto di una protesi d’anca può essere raccomandato per ripristinare la funzionalità dell’articolazione.
  5. Altre patologie dell’anca: Ci sono altre condizioni meno comuni, come l’artrosi post-traumatica dell’anca, la displasia dell’anca e le necrosi da radiazioni, che possono richiedere una protesi d’anca quando causano gravi danni all’articolazione e limitazione della mobilità.Inizio modulo

La riabilitazione e la fisioterapia post-operatoria attraverso la guida esperta del fisioterapista, svolgono un ruolo fondamentale nel recupero completo della funzionalità e della mobilità dell’anca.

Questo processo aiuta a ripristinare la forza muscolare, la flessibilità e la mobilità dell’anca, riducendo il rischio di complicazioni post-operatorie, migliorando la qualità della vita del paziente.

La fisioterapia dopo un intervento di protesi d’anca è personalizzata in base alle esigenze specifiche del paziente e allo stadio di recupero. Inizialmente, l’obiettivo potrebbe essere ridurre il dolore e l’infiammazione, mentre in seguito si concentra sull’aumento della forza muscolare e del range di movimento dell’anca.

La terapia mirata può includere tecniche di mobilizzazione articolare, massaggi terapeutici e altre modalità che favoriscono il recupero ottimale.

Vediamo insieme le fasi del percorso riabilitativo

  1. Fase Acuta (Subito Dopo l’Intervento):
    • Controllo del Dolore e dell’Infiammazione: Il paziente riceve farmaci per gestire il dolore e l’infiammazione post-operatoria.
    • Prevenzione delle Complicazioni: Si presta attenzione alla prevenzione di complicazioni come la trombosi venosa profonda e le infezioni.
  2. Fase Precoce (1-6 Settimane Dopo l’Intervento):
    • Mobilizzazione Precoce: Si inizia con il sollevamento e il movimento controllato dell’anca per favorire la circolazione sanguigna e prevenire la rigidità.
    • Assistenza alla deambulazione: Il paziente inizia a camminare con l’assistenza di un bastone o di un deambulatore, secondo le indicazioni del fisioterapista.
    • Esercizi di Flessibilità e Forza: Si iniziano esercizi leggeri per migliorare la flessibilità e la forza dei muscoli dell’anca e del bacino.
  3. Fase Intermedia (6 Settimane – 3 Mesi Dopo l’Intervento):
    • Progressione degli Esercizi: Si aumenta gradualmente l’intensità e la complessità degli esercizi per migliorare la forza, l’equilibrio e la flessibilità.
    • Ripresa delle Attività Normali: Si incoraggia il paziente a riprendere gradualmente le normali attività quotidiane, evitando carichi eccessivi sull’anca.
    • Esercizi Funzionali: Si introducono esercizi mirati a riprodurre le attività quotidiane e i movimenti specifici richiesti dal paziente.
  4. Fase Avanzata (3 Mesi e Successivamente):
    • Continuazione degli Esercizi: Si continua con un programma di esercizi mirati a migliorare la forza, la stabilità e la mobilità dell’anca.
    • Attività Sportive e Ricreative: Se appropriato, si reintroducono gradualmente attività sportive e ricreative, con il consenso del medico curante.
    • Monitoraggio a Lungo Termine: Si continua a monitorare il paziente per valutare la progressione del recupero e affrontare eventuali problemi residui o ricorrenti.

Esercizi Dopo Intervento Protesi d’Anca

  1. Esercizi di Mobilità Articolare: Questi esercizi aiutano a migliorare la flessibilità dell’anca e a ridurre la rigidità. Esempi includono flessioni dell’anca, rotazioni dell’anca e piegamenti laterali.
  2. Esercizi di Potenziamento Muscolare: Gli esercizi per potenziare i muscoli intorno all’anca sono essenziali per migliorare la stabilità e prevenire l’atrofia muscolare. Squat controllati, affondi e sollevamento delle gambe sono ottimi esempi.
  3. Esercizi di Equilibrio e Coordinazione: Questi esercizi migliorano l’equilibrio e la coordinazione dell’anca, riducendo il rischio di cadute. Camminare su superfici irregolari, eseguire esercizi su un piede solo e utilizzare una palla per il bilanciamento sono utili.
  4. Esercizi di Stabilità del Core: Una core stabile è fondamentale per sostenere l’anca durante le attività quotidiane. Esercizi come il plank, il bird-dog e i crunches possono contribuire a rafforzare i muscoli del core.
  5. Esercizi Funzionali: Questi esercizi mirano a riprodurre le attività quotidiane e sportive del paziente per garantire un recupero completo e una transizione sicura verso le normali attività. Camminare, salire le scale e sollevare oggetti leggeri possono essere inclusi.
  6. Ginnastica Dopo Intervento Protesi d’Anca: La ginnastica post-operatoria mira a migliorare la forza, la flessibilità e la resistenza dell’anca. È importante seguire le indicazioni del fisioterapista e progredire gradualmente nel programma di esercizi per evitare lesioni e ottimizzare i risultati del recupero.

La riabilitazione e la fisioterapia dopo un intervento di protesi d’anca sono fondamentali per il successo a lungo termine dell’operazione. Seguire un programma di esercizi ben strutturato e supervisionato da professionisti qualificati può aiutare i pazienti a riprendere rapidamente le normali attività e a godere di una migliore qualità di vita.

Ricorda sempre di consultare il tuo fisioterapista prima di iniziare qualsiasi programma di esercizio o terapia.

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