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MAL DI SCHIENA ACUTO: “IL COLPO DELLA STREGA”

Il mal di schiena è una delle problematiche più comuni nei pazienti che si rivolgono al fisioterapista o al medico di base.

È bene sottolineare che nel 90% dei casi il mal di schiena non si associa a nessuna patologia grave e per questo motivo non ha bisogno di interventi invasivi come la chirurgia.

Tuttavia è fondamentale che il pz si rivolga ad un fisioterapista specializzato nel settore affinchè possa essere fatta un’accurata anamnesi ed essere proposto in sicurezza il trattamento più efficace ed appropriato.

CHE COS’É IL “COLPO DELLA STREGA?”

“Il colpo della strega” così come lo avrai sentito dire più volte, è una condizione in cui si avverte un forte dolore acuto alla colonna, da non permettere al soggetto di muoversi o di muoversi normalmente per la paura che il dolore aumenti.

 QUALI POTREBBERO ESSERE I SINTOMI? 

  • Dolore solitamente localizzato, non specifico in un punto e che in alcuni casi può irradiarsi verso gli arti inferiori;
  • Formicolio che dalla schiena si estende agli arti inferiori;
  • Sensazione di avere meno forza alle gambe;
  • Difficoltà di movimento
  • Difficoltà a mantenere la schiena dritta, e tendenza a rimanere con una postura in flessione e leggera rotazione unilaterale del tronco o più in generale a trovare una posizione.

COSA FARE QUANDO SI RIMANE “BLOCCATI”?

Nei primi giorni il dolore può essere molto intenso ma non bisogna spaventarsi in quanto la prognosi è benigna.

Normalmente il mal di schiena acuto si risolve in un arco di tempo che va da pochi giorni a un massimo di 4-6 settimane.

In questo periodo è fondamentale rivolgersi a professionisti specializzati come i fisioterapisti per velocizzare il recupero e soprattutto per tenere sotto controllo il dolore attraverso tecniche di terapia manuale e posizionamenti specifici del pz.

Sospendere completamente le attività non è la scelta migliore e i pazienti che riescono a mantenersi in movimento nel limite del dolore solitamente migliorano più velocemente. La strategia migliore è quella di ridurre per uno o due giorni le proprie attività (soprattutto quelle più intense) con lo scopo di limitare il dolore e di rivolgersi a un fisioterapista specializzato che proporrà trattamenti manuali e, soprattutto, esercizi e movimenti studiati su misura per quel paziente.

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