OSTEOPOROSI: CAUSE E PREVENZIONE

L’Osteoporosi è una patologia molto frequente dello scheletro caratterizzata da una riduzione della resistenza ossea che predispone ad un aumentato rischio di frattura. L’indagine strumentale che ci permette di effettuare la diagnosi è la Densitometria Ossea (MOC: Mineralometria Ossea Computerizzata).

Si distinguono due forme di Osteoporosi: primitiva e secondaria. Le cause primitive sono di origine idiopatica (giovanile e dell’adulto) e/o involutive (postmenopausale/senile).

Le cause secondarie possono essere riconducibili all’utilizzo di corticosteroidi, ipertiroidismo, insufficienza renale, trapianti, artrite reumatoide, malassorbimento/anoressia, malattie neurologiche ecc. Oltre alla predisposizione genetica, i fattori di rischio che predispongono all’Osteoporosi sono: essere donne di razza bianca, avere una costituzione esile o tendenza al sottopeso, vita sedentaria, amenorrea, menopausa precoce, elevata assunzione di proteine, eccesso di sodio, fumo di sigaretta, abuso di alcool, dieta povera di calcio ecc.

Uno stile di vita con attività fisica regolare ed una alimentazione con adeguato apporto di calcio e vitamina D sono fattori determinanti per far aumentare il picco di massa ossea. Come tutte la patologie cronico-degenerative, anche l’Osteoporosi può essere contrastata grazie all’attività fisica; questa gioca un ruolo fondamentale in quanto garantisce l’integrità scheletrica, mantiene l’intero apparato in condizioni di “salute”, ha effetti positivi sul sistema cardio-circolatorio, aiuta ad interagire con l’ambiente attraverso la rielaborazione dello schema corporeo e motorio, riduce il consumo di analgesici, stimola l’attività cerebrale oltre ad avere un importante effetto psicologico in quanto riduce le tensioni emotive e favorisce la socializzazione.

Nel nostro centro Fisiogroup Medical Center, successivamente ad una valutazione anamnestica, funzionale e nutrizionale, il protocollo terapeutico prevede: un recupero e/o mantenimento delle funzioni motorie, un programma per migliorare la postura, al fine di assicurare una maggiore sicurezza nei trasferimenti e nella deambulazione ed un programma per la prevenzione delle cadute che tenga conto delle reali capacità del paziente e la presa di coscienza delle proprie possibilità. Non è il paziente che deve adattarsi all’attività fisica ma è l’attività fisica che deve essere adattata al paziente.

Il prolungarsi dell’età media della popolazione deve necessariamente corrispondere ad un adeguato mantenimento della qualità di vita, di conseguenza conoscere il paziente e seguire alcune regole fondamentali sono i presupposti per svolgere un lavoro che sicuramente darà nel tempo i suoi frutti.