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Frattura Costole: Implicazioni e Trattamenti

Le costole sono una componente importante della gabbia toracica; il trauma costale può mettere a repentaglio i polmoni, il mediastino e altri organi vitali toracoaddominali, che sono protetti dal tessuto osseo toracico.

La frattura delle costole è una condizione che può interessare gruppi eterogenei di persone. La valutazione del meccanismo della lesione e l’eventuale presenza di patologie congenite o acquisite ricoprono un aspetto fondamentale per un corretto inquadramento clinico. Osteoporosi, osteogenesi imperfetta, patologie neoplastiche possono aumentare il rischio di incorrere in una frattura costale, anche in seguito a traumi di moderata entità.

La frattura delle costole di tipo traumatico o da stress spesso segue attività ripetitive o ad alto impatto e può essere osservata con maggior frequenza in vogatori, lanciatori di baseball, giocatori di golf, giocatori di football, rugbisti o sciatori.(1)

Tra le cause traumatiche più comuni di frattura delle costole vengono indicati gli incidenti automobilistici, cadute accidentali ed anche colpi diretti all’addome.

La frattura delle costole può variare da lieve a grave, con alcune persone che possono recuperare completamente e altre che potrebbero avere complicazioni a lungo termine. In questo articolo esamineremo la definizione di frattura delle costole, le varie tipologie di frattura, i rischi associati alla frattura e i trattamenti disponibili per ciascuna tipologia di lesione.

Tipologie di frattura delle costole e rischi associati ad esse

Il trauma toracico può essere ampiamente classificato come danno della parete toracica, polmonare o cardiovascolare. La frattura costale è la forma più comune di lesione toracica chiusa e le costole sono frequentemente colpite in tutti i tipi di traumi toracici. La lesione d’organo associata è spesso correlata alla specifica costola fratturata (vedi Tabella).

 

 

Le fratture sono divise in due categorie principali:

  • composte,
  • scomposte.

Nella frattura composta non ci sono dislocazioni dei due capi ossei e di conseguenza la prognosi risulta migliore. Più grave è la frattura scomposta, che consiste in un disallineamento dei due capi ossei e per questo può causare un danno aggiuntivo ai tessuti circostanti.

Le fratture delle costole possono anche essere classificate come stabili o instabili.

Lesione stabile significa che i bordi della lesione non si spostano lontano gli uni dagli altri, mentre in una lesione instabile i bordi di frattura si spostano lontano l’uno dall’altro; questa condizione richiederà una consulenza chirurgica.

I pazienti con gravi fratture scomposte corrono il rischio di soffrire di pneumotorace (accumulo di aria nello spazio tra le membrane pleuriche) o emottisi (sangue nell’aria espirata).

Le persone con fratture multiple o instabili possono sviluppare patologie più gravi come ictus o attacco cardiaco a causa della pressione o lesione a carico dei tessuti cardio-vascolari.(2)(3)

I trattamenti per ciascuna tipologia di frattura

Il trattamento della frattura costale è spesso basato sul contenimento della sintomatologia dolorosa. Per trattare la frattura delle costole, il medico potrebbe consigliare farmaci antidolorifici come oppiacei o antinfiammatori non steroidei per alleviare il dolore, nonché alcuni rimedi naturali come impacchi freddi e ghiaccio per ridurre l’infiammazione e il gonfiore. (1)

Se la lesione è molto grave o se c’è sospetto di danni ad altri organi, potrebbe essere necessario il ricovero ospedaliero in reparti internistici. Da notare che la morbilità e la mortalità aumentano con l’aumentare del numero di costole fratturate.

Infatti le complicanze associate alla lesione costale traumatica può richiedere ulteriori interventi.

In uno studio che ha valutato 1417 pazienti con fratture costali, l’ospedalizzazione è stata raccomandata se c’erano tre o più costole fratturate. Nei pazienti più anziani, il ricovero in un’unità di terapia intensiva era raccomandato se c’erano sei o più costole fratturate (4).

In presenza di pazienti gravemente traumatizzati, la stabilizzazione tempestiva dello scheletro assiale è essenziale per un recupero ottimale.(5)

Fornire stabilità esterna mediante il ricorso alla chirurgica può essere un trattamento delle fratture costali multiple negli anziani, con l’obiettivo di evitare la ventilazione meccanica in regime di ricovero ospedaliero. De Jong MB e collaboratori, in uno studio pubblicato nel 2014 suggeriscono che tutti i pazienti con più di quattro fratture costali di età pari o superiore a 45 anni debbano essere trattati chirurgicamente. (6). Tuttavia, sarà sempre necessaria una consulenza medica per stabilire un’eventuale indicazione chirurgica.

Conclusioni

La frattura delle costole è una condizione che può essere trattata con successo. Se vi è il sospetto di una frattura alle costole, è importante consultare immediatamente un medico per una diagnosi accurata e un trattamento adeguato.

Con il giusto trattamento, le persone possono rapidamente recuperare dalla frattura delle costole e tornare alla loro vita quotidiana.

Garantire il ritorno alla normalità è uno degli obiettivi che ci poniamo nel nostro centro fisioterapico a Perugia. Scopri di più!

Bibliografia:
  1. Brett S.Talbot, MD, et al. Traumatic Rib Injury: Patterns, Imaging Pitfalls, Complications, and Treatment. RadioGraphics 2017; 37.
  2. Weiser TG. Overview of thoracic trauma. In: Merck manual. Kenilworth, NJ: Merck, 2014.
  3. Ivey KM, White CE, Wallum TE, et al. Thoracic injuries in US combat casualties: a 10-year review of Operation Enduring Freedom and Iraqi Freedom. J Trauma Acute Care Surg 2012;73(6 suppl 5):S514–S519.
  4. Sirmali M, Türüt H, Topçu S, et al. A comprehensive analysis of traumatic rib fractures: morbidity, mortality and management. Eur J Cardiothorac Surg 2003;24(1): 133–138.
  5. Zsolt J. Balogh. Rib Fracture Fixation: Where and What is the Baseline? Injury 2021; 52, 1239–1240
  6. de Jong MB, Kokke MC, Hietbrink F, Leenen LP. Surgical management of rib fractures: strategies and literature review. Scand J Surg 2014;103(2):120–125.

Dott. Alessio Pucci
Fisioterapista
Laurea Magistrale in Scienze Riabilitative – Università di Perugia
Certified Strength and Conditioning Specialist – NSCA
Specializzando OMPTsvomp® – Università Svizzera SUPSI

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